Introduzione alle attività

Il Grand Tour del ventunesimo secolo
Il contesto di questo esercizio si ispira al concetto di Grand Tour, un termine che si riferisce al tour europeo che i giovani appartenenti all’aristocrazia, in particolare inglese, facevano, come percorso di formazione personale e culturale, nei secoli XVII e XVIII. Meta fondamentale del Grand Tour nel settecento e poi ancora nell’ottocento era l’Italia, con le sue città d’arte, i resti archeologici e le collezioni d’arte. Partendo da questa idea, l’attività guida gli studenti nella progettazione di un proprio ideale Grand Tour contemporaneo e suggerisce la creazione di altre possibili mappe proponendo l’utilizzo di uno strumento digitale che molti giovani conoscono e che potranno meglio apprezzare attraverso la creazione di contenuti originali. L’esercizio presenta in dettaglio un’attività e ne delinea una seconda che insegnanti e formatori saranno in grado di finalizzare seguendo il modello.
Grand Tour
Non tutto nel cioccolato è dolce
L’esercizio propone l’analisi e lo studio di un prodotto – il cioccolato – che fa parte del patrimonio culturale di diversi paesi, sia in Europa sia nel mondo.
L’analisi proposta guarda al prodotto da due diversi punti di vista: il cioccolato come prodotto culturale e commerciale in grado di trasformarsi in forme di espressione artistica, ma anche come prodotto che riporta a un sanguinoso momento storico: un’eco drammatica che sembra riemergere nel contemporaneo attraverso la voce di organizzazioni e giornalisti che negli ultimi anni hanno denunciato lo sfruttamento del lavoro minorile nelle piantagioni di cioccolato nell’area dell’Africa occidentale. L’esercizio presenta in dettaglio un’attività e ne delinea altre due che insegnanti e formatori saranno in grado di finalizzare seguendo il modello proposto.
Non tutto nel cioccolato è dolce
Novel food
“Nel 2050 saremo tutti vegani e i più fortunati mangeranno insetti” cantano gli Eugenio in via di Gioia, irriverente band torinese.Il contesto da cui trae ispirazione l’esercizio è il nuovo Regolamento relativo ai nuovi alimenti (UE) 2015/2283. Il regolamento “mira a migliorare le condizioni, in modo che le imprese possano portare più facilmente alimenti nuovi e innovativi sul mercato dell’UE, pur mantenendo un livello elevato di sicurezza alimentare per i consumatori europei. Il regolamento offre ai consumatori europei il vantaggio di una più ampia scelta di alimenti e di un ambiente più favorevole per l’industria agroalimentare europea – il secondo settore occupazionale in Europa – per beneficiare dell’innovazione, che fa bene alla crescita e all’occupazione. Il tema scelto è molto ampio e può essere affrontato da diversi punti di vista. Le nostre proposte suggeriscono un approfondimento della natura culturale, giuridica ed economica attraverso un’analisi dei pro e dei contro. L’esercizio presenta un’attività in dettaglio e ne delinea una seconda che insegnanti e formatori potranno autonomamente finalizzare seguendo il modello proposto.
Novel food: pro e contro


I musei del cibo
L’esercizio prende spunto dalla recente proposta di ICOM – la principale organizzazione internazionale che rappresenta i musei e i suoi professionisti – di una nuova definizione di museo, alternativa a quella attuale.
“I musei sono spazi democratizzanti, inclusivi e polifonici per il dialogo critico sul passato e sul futuro. Riconoscendo e affrontando i conflitti e le sfide del presente, conservano reperti ed esemplari in custodia per la società, salvaguardano ricordi diversi per le generazioni future e garantiscono pari diritti e pari accesso al patrimonio per tutte le persone.” (nuova proposta). I musei non sono a scopo di lucro. Sono partecipativi e trasparenti e lavorano in partnership attiva con e per le diverse comunità al fine di raccogliere, preservare, ricercare, interpretare, esporre e migliorare la comprensione del mondo, con l’obiettivo di contribuire alla dignità umana e alla giustizia sociale, all’uguaglianza globale e al benessere planetario”(attuale proposta).
A partire da questo dibattito, attuale e stimolante, l’esercizio che vi presentiamo esplora il mondo museale: un viaggio, attraverso la prima attività, di sapori, gusti e disgusti e un’analisi di punti di forza, di debolezza, minacce e opportunità, nella seconda attività. L’esercizio presenta un’attività in dettaglio e ne delinea una seconda che insegnanti e formatori saranno in grado di finalizzare seguendo il modello proposto.
Food Museum


Schede attività
-
Le parole chiave su cui abbiamo lavorato nel delineare questa proposta sono due: agricoltura e biodiversità; quando a queste due parole iniziali si è aggiunto il concetto di “trasmissione del patrimonio culturale” come impegno e dovere di tutti nei confronti del futuro, le parole seguenti non potevano che essere Svalbard Global Seed Vault: il caveau scavato nella roccia delle isole Svalbard all’interno del quale il patrimonio agricolo umano è protetto da terremoti, guerre, cambiamenti climatici, alterazioni genetiche e biologiche.
Il caveau è stato inaugurato il 26 febbraio 2008 alla presenza del Primo Ministro norvegese, del Presidente dell’Unione Europea, del Direttore Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) delle Nazioni Unite e del premio Nobel per la pace, Wangari Maathai. Ad oggi il caveau conserva circa 100.000 semi provenienti dal tutto il mondo.
L’esercizio guida gli studenti alla scoperta del caveau e allo studio della biodiversità, come elemento cruciale del patrimonio culturale dell’umanità. L’esercizio può essere valorizzato nell’ambito di corsi di cucina, in un’ottica di valorizzazione della biodiversità nel settore alimentare. Inoltre, poiché la banca contiene semi provenienti da tutto il mondo, l’esercizio può essere utilizzato per studiare la geografia, a partire dall’esplorazione dei paesi che hanno contribuito alla creazione del deposito. Da una prospettiva più ampia, l’esercizio può essere presentato come punto di riferimento per un dibattito sui cambiamenti climatici, nonché per una riflessione sulle alterazioni genetiche e biologiche.
L’esercizio presenta in dettaglio una attività e ne delinea una seconda che insegnanti e formatori saranno in grado di finalizzare seguendo il modello proposto.
Scarica il documento
-
Le regioni costiere e marittime d’Europa hanno sviluppato, nel corso dei millenni, un ricco patrimonio culturale, stratificato e variegato. Crocevia di contatti tra le popolazioni europee e con quelle provenienti da altre parti del mondo (per commercio, conquista, scambi culturali o per turismo di massa), queste regioni rappresentano un patrimonio materiale estremamente ricco (città e villaggi costieri, fondali e e reperti marini, porti, dighe, fari, arsenali, edifici dell’industria della pesca, cantieri navali ecc.). Dalla mescolanza di paesaggi naturali con l’operato dell’uomo e con le influenze degli scambi tra culture ed etnie diverse, lungo le coste e sui fondali d’Europa sono emersi paesaggi culturali unici. La pesca è stata per secoli il sostentamento delle comunità europee: nel passato la pesca ha influito sulle tradizioni, il paesaggio, l’economia, la lingua, la letteratura, l’archeologia e l’occupazione, e continuerà ancora a produrre un’abbondanza di prodotti e di risorse. La pesca in Europa è una delle fonti di reddito nella maggior parte dei Paesi e delle comunità. Il modo in cui il settore della pesca evolverà, avrà un forte impatto sulla sostenibilità e il consumo in Europa. Le coste europee si estendono per 38.000 chilometri e l’Unione Europea ha un dipartimento specifico che sostiene l’eccezionale patrimonio marino europeo, i paesaggi, la fauna selvatica e l’habitat, oltre all’ampio patrimonio legato alla cultura del mare. Il Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP) è uno dei cinque Fondi strutturali e di investimento europei. È importante conoscere questo settore ed essere consapevoli che rappresenta una parte significativa della nostra storia, delle nostre tradizioni e del modo di vivere, mangiare e lavorare.
Oggi, i paesaggi culturali costieri sono molto esposti alle sfide ambientali, come i cambiamenti climatici. Diverse aree lungo le coste sono tra le più densamente popolate e agglomerati metropolitani si sono sviluppati intorno a città portuali storiche, ponendo nuove sfide per la conservazione, la gestione e la trasmissione dei valori materiali e immateriali esistenti.
Scarica il documento
-
L’esercizio che vi presentiamo è una proposta di viaggio, alla scoperta di un piccolo pesce che ha, fin dai tempi antichi, attraversato l’Europa, sia in mare sia su rotte di terra. Conosciuta e utilizzata fin dall’antichità, l’acciuga unisce da sempre e ancor oggi Paesi e popoli, in una comunione di tradizioni, ricette e racconti. Un pesce che vive “dove il mare è più blu” e che, come una piccola regina dal mantello azzurro, ha saputo conquistarci con la sua disinvoltura e capacità di movimento, il suo trasformismo, la sua abilità nel rendere preziose le più semplici ricette della cultura gastronomica dei paesi che ha visitato nella sua lunghissima storia.
Allargando la prospettiva, l’esercizio delinea anche, come risorsa aggiuntiva, una catena di pensieri che suggeriscono una riflessione trasversale sul tema migrazione: quella dei pesci e quella delle persone dove biologia, storia del passato e contemporanea, studio del sociale rivelano connessioni ed elementi di comunione extra-ordinari.
L’esercizio presenta in dettaglio un’attività e ne delinea una seconda che insegnanti e formatori saranno in grado di finalizzare seguendo il modello. Per meglio cogliere il legame tra acciuga, patrimonio culturale e materie di apprendimento avremmo potuto presentare l’attività anche con le parole di Nadia Repetto: biologa marina italiana, ricercatrice scientifica e autrice di numerosi testi scientifici e libri popolari sul mare e sulla pesca.
“L’acciuga mi piace perché è un migrante, si sposta continuamente alla ricerca di cibo e di luoghi adattati alla riproduzione. L’acciuga mi piace perché non è un animale solitario, vive in branco, in una comunità composta da migliaia di individui. L’acciuga mi piace perché ha una vita breve, ma intensa. L’acciuga mi piace perché sostiene la vita e quindi la sopravvivenza di molte altre specie. L’acciuga mi piace perché racchiude nella sua livrea tutti i colori del mare. L’acciuga mi piace perché è un pesce consumato anche in zone lontane dal mare. L’acciuga mi piace perché si può conservare con tecniche semplici e antiche. L’acciuga mi piace perché ha sempre nutrito l’uomo. L’acciuga mi piace perché fritta è la morte sua”. Nadia Repetto, Acciuga, 2019
Scarica il documento
-
Da migliaia di anni il pane è l’ingrediente alla base della storia umana: un alimento legato al sostentamento e alla sopravvivenza dell’uomo, oltre che a celebrazioni religiose, ma anche a preparazioni culinarie di ogni sorta, più o meno sofisticate. Le risorse per la sopravvivenza, le abitudini e le preferenze di gusto sono molto cambiate nel corso dei secoli. Ma il pane no. È rimasto, ed è tuttora parte integrante della nostra dieta: un alimento che permane oltre ogni differenza razziale, religiosa, geografica, sociale o politica. Proprio come tutto il resto, si è adattato, e continua a farlo anche oggi, agli sviluppi scientifici e tecnologici, alle mode alimentari, oltre che alle peculiarità e alle preferenze di epoche e luoghi diversi.
Pane significa convivialità, tradizione e patrimonio. Fa parte della nostra identità. Il pane va di moda. Ognuno di noi ha un ricordo di un momento dell’infanzia in cui la nonna ci dava fette di pane per fare merenda. Il pane è ovunque nella nostra civiltà, pane e grano costituiscono il DNA della civiltà europea. Lo troviamo ovunque e sempre, che sia per spalmare patè o marmellata. I suoi molteplici usi sono una testimonianza del fatto che questo prodotto alimentare si è trasformato in modo diverso tra i Paesi europei.
Scarica il documento
-
L’esercizio è incentrato sulla birra, come parte del patrimonio culturale di tutti i Paesi europei. La birra è la ricetta più antica, di cui si abbia testimonianza, al mondo. Gli antichi egizi documentarono per la prima volta il processo di fermentazione sui rotoli di papiro intorno al 5000 a.C. Usavano la birra per cerimonie religiose. Prima degli egiziani si ritiene che le antiche culture della Mesopotamia siano state le prime a produrre birra, intorno al 10000 a.C.
In seguito, dal Medio Oriente la birra arrivò in Europa, dove è diventata parte integrante della vita. La birra rappresenta una delle principali tradizioni e uno dei piaceri più grandi nella nostra società e la sua produzione è importante per l’economia dell’intera Europa.
Ogni Paese ha la sua birra tradizionale o il suo modo di consumarla.
Per questo motivo è importante conoscere meglio questa bevanda e capire quanto sia importante per il patrimonio culturale europeo. L’attività può essere svolta in lezioni di materie di carattere generale (Cultura) e/o Cucina e/o Bar.
Scarica il documento
-
L’esercizio è incentrato sul tè, parte del patrimonio culturale dei Paesi europei. Il tè rappresenta una delle più importanti tradizioni e uno dei più grandi piaceri della nostra società. Ci riscalda se abbiamo freddo, ci rinfresca se abbiamo troppo caldo e ci tira su se siamo tristi (senza contare le sue molteplici proprietà benefiche). È la seconda bevanda più consumata al mondo dopo l’acqua. Per questo motivo è importante conoscerlo, scoprirne la storia e l’utilizzo che se ne fa oggi.
Scarica il documento
-
Il vino in Europa proviene da tradizioni molto antiche ed è sempre stato considerato un alimento salutare. La storia della viticultura e della produzione di vino ha le sue radici in Europa: da qui le antiche tecniche tradizionali si sono diffuse nel mondo. In nessun altro luogo come in Europa il vino riflette la cultura delle persone che lo hanno creato e i sapori della terra in cui è cresciuto. Vi sono vini che prendono il nome dai luoghi in cui sono stati creati, e altri che portano quello del vitigno con cui sono fatti. I vini europei seguono i gusti locali più delle mode internazionali.
Scarica il documento
-
L’idea per la realizzazione di questo esercizio nasce da una visita alla mostra dell’artista islandese Rán Flygenring: “Eggshibition” e dalle riflessioni con cui l’artista commenta il proprio lavoro: “It can seem such a random thing to think of, something you look past at the supermarket, but as we say in Icelandic ‘all birds come from eggs.’ Eggs are the origin of everything, they’re a symbol of birth, life and resurrection. They are food and they are home, but there are also so many instances of eggs in the art and pop culture that one never thinks about, like the Fabergé eggs, Kinder eggs, the surprise Easter eggs or the golden egg.” Come nelle parole della giovane illustratrice islandese, l’esercizio oscilla fra gli spazi del mito, dell’economia e dell’arte in una reciproca contaminazione che sottolinea la complessità del tema e ne svela il fascino culturale.
L’esercizio può essere utilizzato nei corsi che includono lezioni di economia, nonché nei settori HORECA.
L’esercizio presenta in dettaglio un’attività e ne delinea una seconda che insegnanti e formatori saranno in grado di finalizzare seguendo il modello.
Scarica il documento
-
L’attività si incentra sulla tradizione svedese denominate “fika”, un modo per rilassarsi in compagnia di amici o familiari. Fika è un momento importante nella vita quotidiana in Svezia. Si tratta di una pausa dedicate al caffè. Ma non è solo questo, per la cultura svedese ha un valore più grande. E’ infatti più volte definita una vera e propria istituzione sociale, se non addirittura un vero e proprio evento. Gli svedesi sono spesso descritti come freddi e non troppo socievoli. L’abitudine della fika dà loro la possibilità di incontrare e trascorrere del tempo con nuovi amici, di conoscere persone nuove e stabilire relazioni sociali. In molti luoghi di lavoro fika è un momento importante ed è parte di una routine a cui si dedicano due momenti durante la giornata, il primo solitamente intorno alle 10 del mattino e il secondo alle 3 del pomeriggio.
Scarica il documento
-
L’attività è dedicata a un evento chiamato julbord e alla tradizione dello smorgasbord, ovvero un buffet che offre una gran varietà di cibi e che si prepara nel periodo natalizio. Julbord infatti significa tavola di Natale. Il classico julbord svedese prevede di solito pane, diverse salse, una scelta di pesce, prosciutto al forno, polpette, costolette di maiale, formaggi, salsicce, patate cucinate in molti modi, insalate, cavolo bollito, cavolo nero e budini a base di riso. Gli smorgasbords divennero popolari nel diciassettesimo secolo, quando si iniziò a servire il cibo al tavolo principale e non più in tavolini piccoli. Le portate comprendevano piatti caldi e freddi. Durante i Giochi Olimpici del 1912 i ristoranti di Stoccolma smisero di servire i piatti tipici degli smorgasbords come antipasti e iniziarono invece a servirli come piatto principale.
Scarica il documento
-
Il packaging è la prima cosa che un consumatore vede quando guarda un prodotto ed è uno strumento di comunicazione e di marketing che, pur essendo spesso sottovalutato, svolge un ruolo cruciale nel delineare la storia di successo o di fallimento di un prodotto. Per quanto riguarda, in particolare, l’imballaggio per alimenti, è ampiamente riconosciuto che il packaging è molto più di un elemento per la conservazione di prodotti alimentari: attraverso edizioni speciali, articoli promozionali, raffigurazioni di paesaggi regionali e monumenti storici il packaging racconta storie e dialoga con il consumatore. Con la sua onnipresenza, evoca il profilo del prodotto, la sua storia e il suo valore e può diventare, in una prospettiva di economia circolare uno strumento importante per una politica globale di riduzione dei rifiuti.
Partendo da queste considerazioni, le attività proposte guidano gli studenti a una riflessione su questi elementi e chiedono loro di misurarsi nella creazione di nuovi modelli di packaging, in connessione con il tessuto economico di riferimento.
L’esercizio presenta in dettaglio un’attività e ne delinea una seconda che insegnanti e formatori saranno in grado di finalizzare seguendo il modello.
Scarica il documento
-
L’idea per questo esercizio nasce da uno scatto del 1832 di Joseph Nicéphore Niépce – inventore francese e pioniere della fotografia – che può essere considerata il primo esempio di natura morta fotografica: un’immagine che rappresenta un tavolo con una ciotola, alcuni utensili, un calice e un pezzo di pane. A partire da questa suggestione e dall’esplorazione, quale fonte di ispirazione, dell’arte del XVII e XVIII secolo, l’attività propone agli studenti la ricerca delle molte connessioni tra cibo e arte visiva e, in particolare, propone un viaggio di scoperta della food photography contemporanea, sia come forma d’arte, sia come strumento di promozione di attività commerciali. L’esercizio presenta in dettaglio un’attività e ne delinea una seconda che insegnanti e formatori saranno in grado di finalizzare seguendo il modello.
Scarica il documento
-
Entro il 2050, a livello mondiale la produzione alimentare dovrà raddoppiare per nutrire una popolazione di 9 miliardi di persone. Nei Paesi dell’UE ci sono circa 11 milioni di aziende agricole e il comparto alimentare è quello che genera il maggior numero di occupati, con circa 44 milioni di posti lavoro (che rappresentano circa il 7 % del prodotto interno lordo dell’UE). L’Unione Europea sostiene gli agricoltori perché la produzione alimentare è esposta a rischi a causa di fattori al di fuori del controllo degli agricoltori, come crisi economiche, ambientali o metereologiche. Attraverso le politiche agricole e le risorse fornite, l’UE svolge un ruolo importante nel garantire la sicurezza alimentare dei suoi cittadini.
Scarica il documento
-
L’esercizio ha tre livelli di profondità: inizia osservando la vita di tutti i giorni nelle nostre città, quindi continua a ripensare alle nostre radici e termina con l’espressione delle nostre opinioni sull’Europa. Il patrimonio culturale è modellato dalla storia individuale e da una storia comune. L’obiettivo generale di queste attività è rendere gli studenti consapevoli che l’eredità di una nazione e di un continente è costituita da diversi pezzi di un puzzle che, cambiando e spostando sempre di più le loro posizioni, diventano le sue caratteristiche distintive. Le attività proposte esplorano concetti complessi come pregiudizi, migrazioni, diversità. Le attività sono progettate per gli studenti dei corsi di Formazione Professionale, in particolare per i settori HORECA, ma possono anche essere utilizzate in unità formative generali (storia, geografia, cultura …) di qualsiasi settore dell’istruzione e formazione professionale.
Scarica il documento
-
L’attività si incentra sull’iniziativa sorta da una cooperazione intergovernativa nel 2006 per la creazione e la realizzazione del Marchio del Patrimonio Europeo. Da allora 68 siti in 19 Paesi europei hanno ricevuto questo riconoscimento. Nel 2011 sono stati introdotti nuovi criteri e una nuova procedura di selezione, quando l’assegnazione del marchio è stata istituita a livello dell’Unione europea (decisione 1194/2011 / UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 novembre 2011). Il marchio riunisce siti rilevanti, appartenenti al patrimonio europeo e che posseggono un valore simbolico per la cultura europea. Tutti i siti che hanno ricevuto il marchio, a partire da monumenti e paesaggi, da libri e archivi, ad oggetti e al patrimonio immateriale, hanno avuto un ruolo significativo nella storia, nella cultura e nell’integrazione dell’Europa. L’esercizio mira a presentare agli studenti i siti del patrimonio, pietre miliari nella creazione dell’Europa contemporanea. Dagli albori della civiltà all’Europa che vediamo oggi, questi siti celebrano e simboleggiano gli ideali, i valori, la storia e l’integrazione europei.
Scarica il documento
-
Quando pensiamo a che cosa si intende per patrimonio culturale, di solito ci vengono in mente opere rilevanti dell’architettura, oppure un’opera d’arte o, ancora, un certo cibo tipico, ovvero tutti oggetti o prodotti materiali. Raramente associamo il concetto di patrimonio culturale alle tradizioni o alle usanze, ovvero manifestazioni che appartengono al patrimonio culturale immateriale. Lingue e dialetti, festival e usanze, folclore e arte popolare, artigianato tipico, lavori manuali, canzoni, musica, danza e saperi: tutto questo ha aiutato i Paesi a sopravvivere e a renderli speciali e diversi dagli altri durante i momenti difficili e le avversità. Il patrimonio culturale immateriale è formato dalle attività, consolidate nel tempo, dalle immagini, dalle forme di espressione, saperi, competenze, nonché servizi, oggetti, prodotti dell’attività umana e spazi culturali ad essi collegati.
Scarica il documento
-
Gli eventi a tema storico sono diffusi in tutti il mondo. Le persone trovano ispirazione nei personaggi e negli eventi storici importanti. Gli accadimenti della storia, infatti, continuano a essere importanti punti di riferimento, anche dopo secoli da quando si sono verificati.
Ad esempio, un’epoca storica che ancora esercita fascino è l’epoca vichinga. Fu un’epoca di grande importanza poiché durò per più di 300 anni. Le conoscenze dei vichinghi sulla navigazione e la costruzione di navi e le loro conquiste hanno lasciato un segno indelebile nella storia. Molte vestigia della loro presenza possono ancora trovarsi ai nostri giorni in Europa. Le ricostruzioni storiche aiutano le persone a comprendere meglio il mondo a cui appartengono. Come dice il proverbio berbero: “Quando non sai dove stai andando, guarda da dove provieni”. Nello svolgimento di questa attività gli studenti acquisiscono informazioni e ampliano la propria cultura generale.
Questa attività è finalizzata a migliorare la capacità di pensiero perché conoscendo importanti eventi storici, gli studenti possono imparare e possono essere guidati e ispirati a creare e pensare in modo corretto e consapevole. I Vichinghi invasero molti territori, li saccheggiarono e si impossessarono di tesori, ma non fecero solo questo. Si stabilirono in città inglesi, come York, trasformandola in uno dei principali porti sul fiume lungo la rotta commerciale che attraversava il nord Europa.
Scarica il documento
-
L’inverno è la stagione più fredda dell’anno, le giornate sono più corte e le notti più lunghe, ma non per questo le persone non si muovono. Vi sono persone che desiderano esplorare e conoscere luoghi turistici invernali e soggiornare per esempio, in un hotel costruito nel ghiaccio.
Scarica il documento
-
Il turismo sta diventando uno dei settori con crescita più rapida nel mondo. Secondo il filosofo americano Nelson Goodman “Per letteratura intendiamo i pensieri e i sentimenti scritti, di uomini e donne intelligenti, disposti in modo da dare piacere al lettore“. Il turismo è viaggiare a scopo ricreativo, per piacere o per affari. L’Organizzazione Mondiale del Turismo (WTO -World Tourism Organization) ha dichiarato che il turismo è oggi la più grande industria del mondo. Il turismo può essere promosso attraverso un’adeguata presentazione letteraria. Le destinazioni turistiche sono beni inamovibili di uno Stato o di un Paese. Il potenziale imprenditoriale e il valore di questi luoghi aumentano quando vengono osservati e raccontati attraverso la letteratura e i media visivi. Secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo, il settore turistico impiega l’11% della forza lavoro globale. Il turismo letterario è quello che nasce dall’interesse per un autore, per un’opera letteraria, per i luoghi in cui sono ambientate le opere e per il patrimonio letterario di una destinazione. I turisti amano visitare i luoghi di nascita, i luoghi di sepoltura, i musei, i percorsi letterari ed altri luoghi associati agli autori o alle loro opere. In Inghilterra, ad esempio, la casa di William Worsdworth, il luogo di nascita di Thomas Hardy e la tomba di Shakespeare sono tutte destinazioni molto richieste dai visitatori. I turisti desiderano visitarei luoghilegati alla letteratura come la taverna Jamaica Inn a BodminMoor in Cornovaglia, in cui si svolge la vicenda raccontata nel romanzo omonimo, trasposto poi in film da Alfred Hitchkock, oppure sono anche molto richiesti i tour guidati dei pub letterari di Edimburgo. Il patrimonio culturale è custodito anche attraverso la letteratura e in particolar modo quando si tratta di turismo letterario. Il rapporto della letteratura con il turismo è già stato riconosciuto, ma l’incontro tra questi due mondi diversi deve ancora essere approfondito da un punto di vista geografico. Secondo studi condotti in Romania, il Turismo Letterario ha svolto un ruolo cruciale nel modellare l’immagine del Paese e dei suoi abitanti e si concentra sulla promozione di aspetti e di personaggi appartenenti alla letteratura. Lavorare con forme specializzate di turismo rappresenta un approccio maturo ed efficiente alla promozione sostenibile del patrimonio culturale di una destinazione.
Scarica il documento
-
L’architettura svedese è semplice, ma ha storia e valore. La cosa interessante è proprio che nell’essere essenziale dimostra questo: che si possono creare opere magnifiche con pochi soldi.
Alcune informazioni sull’architettura svedese: in Svezia il Medioevo è durato circa 500 anni e se ne considera la fine con l’incoronazione del re Gustavo Vasa nel 1523. All’inizio del Medioevo generalmente gli edifici erano costruiti in legno.
Successivamente, nel XII secolo, furono costruiti monasteri e chiese romaniche in pietra, materiale più resistente del legno. Gli edifici di stile romanico hanno pareti spesse, grandi torri e altre caratteristiche distintive. In quell’epoca vennero costruiti alcuni castelli ed un gran numero di chiese. Lo stile dell’architettura romanica è caratterizzato da archi semicircolari. Quando la forma degli archi divenne a punta si iniziò a parlare di stile gotico. Il nuovo stile si diffuse e i mattoni sostituirono la pietra nella costruzione degli edifici.
In quel periodo gli architetti traevano ispirazione dai Paesi stranieri, pur continuando a mantenere alcuni elementi stilistici propri dell’architettura svedese del passato. I materiali utilizzati erano spesso mattoni e legno.
L’affermazione: “La Svezia è un paese che non creerà mai opere architettoniche significative. Nella società svedese nulla di rilievo potrà mai essere costruito” è stata fatta da Frank Gehry, l’architetto canadese a cui si deve il Guggenheim Museum di Bilbao, edificio innovativo dal punto di vista architettonico. Gehry, che lavora in tutto il mondo, sa bene che le città possono migliorare radicalmente e diventare più interessanti e attraenti grazie all’architettura moderna.
Nell’ultimo decennio la Svezia ha esportato con successo il suo design e la sua moda. E il fatto che il Ministero degli Esteri abbia utilizzato l’architettura moderna per pubblicizzare la Svezia nel mondo virtuale online di “Second Life”, può essere considerato come un segno che la Svezia prende sul serio l’architettura. Poiché la Svezia è stata storicamente all’avanguardia in quanto ad architettura moderna, si comprende come le aspettative siano alte in chiunque desideri visitare Stoccolma, capitale della Scandinavia.
Quasi otto svedesi su dieci sono o “non religiosi” o “atei convinti”, secondo una nuova ricerca a livello mondiale. I dati rilevano come la Svezia una delle nazioni meno religiose dell’Occidente.
Gli studenti ampliano la propria conoscenza della storia delle religioni e dell’architettura in modo da poter comprendere meglio il presente.
La religiosità degli svedesi contrasta fortemente con quella di gran parte delle altre nazioni del pianeta, dove più di sei persone su dieci intervistate in 65 Paesi diversi si dichiarano “religiose”.
In Svezia ci sono più di 3500 chiese e la Chiesa Svedese (Svenska Kyrkan) afferma di avere 6.3 milioni di membri in una nazione con poco meno di 10 milioni di abitanti. Prima del 1996 i figli di genitori appartenenti alla Chiesa Svedese venivano automaticamente ritenuti membri della Chiesa. Ma, stando ai dati prodotti dall’Agenzia Governativa Svedese di Statistica, solo il 5% degli svedesi frequenta regolarmente la chiesa. In Svezia una coppia su tre si sposa con rito civile.
Al contrario sono in aumento le persone che frequentano moschee e sinagoghe e ciò è dovuto al crescente numero di immigrati che negli ultimi anni sono arrivati dal Medio Oriente. La religione cristiana gioca ancora un ruolo culturale nella società svedese, con tradizioni che continuano ad essere mantenute vive, come Lucia (quando i bambini si travestono come la santa) . https://sweden.se/culture-traditions/lucia/
Anche in Italia si festeggia santa Lucia, lo sapevate?
https://it.wikipedia.org/wiki/Festa_di_santa_Lucia_(Siracusa)
L’attore svedese Gunnar Sjöberg disse: “In Svezia, rispetto ad altri Paesi, la fede religiosa è qualcosa di molto personale, le persone non parlano molto di religione nella loro vita quotidiana. Ma quando chiediamo se pregano o no, spesso la risposta è sì”.
L’attività proposta amplia la cultura generale degli studenti dei corsi di formazione professionale e fornisce informazioni che potranno essere sviluppate nel percorso lavorativo futuro. E’ incentrata principalmente sul turismo e aiuta gli studenti che desiderano intraprendere le professioni in ambito turistico.
Scarica il documento
-
Gli artisti europei hanno prodotto opere che hanno influenzato il mondo. Da sempre l’arte europea affascina e domina il mondo dell’arte. Un buon numero tra i movimenti artistici più importanti sono sorti nel nostro vasto continente. Il predominio degli artisti europei contemporanei è evidente anche oggi nel mercato dell’arte, in molte fiere d’arte e nelle collezioni, nelle gallerie e dei musei più importanti al mondo, dove le opere di artisti tedeschi, britannici, italiani, svizzeri e francesi dimostrano la loro forza e la loro importanza.
L’esercizio può essere svolto nei Corsi di Formazione Professionale durante le ore di materie come Cultura o Educazione civica, poiché richiede competenze di carattere generale e il risultato sarà l’ampliamento della conoscenza sull’Europa e il patrimonio artistico europeo.
Scarica il documento
-
L’attività è suddivisa in tre parti: la prima invita gli studenti a pianificare un viaggio tra le chiese più alte d’Europa. La seconda mira a incoraggiare gli studenti ad un approfondimento e a essere consapevoli delle caratteristiche estetiche peculiari di questi edifici.
La terza ed ultima parte mira ad ampliare l’area di interesse degli studenti, comprendendo gli edifici moderni, e invita gli studenti a riflettere su entrambi i gruppi, ovvero gli edifici più antichi e quelli più recenti: perché sono interessanti e quali argomentazioni possono formulare e fornire per sostenere la loro opinione.
Scarica il documento
-
Che cosa fa sostare il nostro sguardo vicino ad alcune opere e passare davanti ad altre senza soffermarci? Quali sono le ragioni: i dettagli, i richiami, la loro storia? Come si può imparare a vedere un’opera e a comprendere il processo creativo e non solo un semplice oggetto?
Questa attività è stata ispirata dalla pubblicazione “How to look at art” by Jane Norman, autrice di una serie di conferenze presso il Metropolitan M di New York su “L’arte di vedere”.L’obiettivo dell’attività è incoraggiare gli studenti a dare un’occhiata più da vicino agli oggetti del patrimonio culturale conosciuti in tutto il mondo e, allo stesso tempo, ad approfondire la conoscenza del patrimonio culturale che li circonda nei loro Paesi/regioni.
Scarica il documento
-
Questo esercizio ha l’obiettivo di illustrare ed approfondire le feste estive più famose in Europa e nel mondo (come il Solstizio d’estate, il giorno di San Giovanni, il festival di Ligo, in Lituania, la festa di Dew ovvero della rugiada) oltre alle radici di queste tradizioni nei diversi Paesi, le loro trasformazioni nel corso degli anni e le abitudini ai giorni nostri.
Scarica il documento
-
Questo esercizio è incentrato sull’importanza di una lunga tradizione: i festeggiamenti per il Solstizio d’estate così come si svolgono generalmente in Svezia.
In Svezia la celebrazione più diffusa è la danza intorno al “Palo della cuccagna”, un palo decorato con foglie e fiori. Le persone si raccolgono in cerchio attorno al palo e iniziano a ballare su celebri canzoni tradizionali. Un’altra tradizione, molto diffusa, per questa festa è la preparazione di ghirlande, create intrecciando fiori intorno a un filo metallico e componendo una corona che sarà indossata durante i festeggiamenti. Nelle sue manifestazioni popolari, la festa ha origini pre-cristiane, anche se mancano prove che esistesse una festa scandinava precristiana intorno al 24 giugno. Il 24 giugno la Chiesa cristiana celebra la nascita di Giovanni Battista sin dal 300.
Scarica il documento
-
Molti di noi concorderanno sul fatto che un matrimonio è un evento importante nella vita di una persona. Con il matrimonio si costituisce una nuova struttura sociale, si tramandano tradizioni e usanze antiche e, allo stesso tempo, ne verranno create di nuove. Per molti anni nella maggior parte dei Paesi i matrimoni sono stati celebrati con ritualità tradizionali, ben strutturate e saldamente radicate, e sono stati organizzati con l’impegno della famiglia e dei parenti più stretti, sulla base delle tradizioni culturali specifiche del Paese. Oggi, guardandoci intorno o cercando su Internet, possiamo facilmente scoprire le nuove mode in fatto di matrimoni, tra queste il turismo nuziale, la cui diffusione cresce di anno in anno.
Si parla di turismo nuziale quando una coppia, e di solito anche gli invitati, decidono di celebrare il matrimonio in un Paese straniero. Ci si riferisce a questo genere di turismo anche con l’espressione inglese “Destination Wedding”, ma il settore comprende anche i tradizionali viaggi di nozze. Secondo alcune fonti, il turismo nuziale segue lo stesso trend del turismo culturale. Per turismo culturale si intendono i viaggi ispirati a temi quali il paesaggio, le arti visive e dello spettacolo e lo stile di vita della destinazione scelta, oltre al desiderio di conoscere valori, tradizioni, eventi speciali, e altre forme di scambio creativo tra culture diverse (www.unesco.com) .
Tra le ragioni alla base del rapido sviluppo di questo settore, ci sono senz’altro la possibilità di organizzare feste in climi miti e in luoghi esotici, il desiderio di evitare matrimoni noiosi e complicati che talvolta oggi vengono considerati addirittura obsoleti, ed infine il voler acquisire esperienze culturali diverse. A questo scopo agenzie di viaggio, hotel e dimore storiche offrono pacchetti di servizi che aiutano gli sposi a evitare molte delle preoccupazioni legate alla preparazione di questo evento. Indubbiamente ciò ha un effetto positivo sullo sviluppo del mercato del turismo e ha benefici economici per i Paesi scelti come destinazione.
Il turismo nuziale svolge un ruolo vitale per le imprese coinvolte nel settore dei viaggi e del turismo. Ad esempio l’industria del matrimonio in Italia, una delle destinazioni più richieste dalle coppie, dal 2015 al 2019 ha avuto un incremento significativo del fatturato totale. I dati mostrano che questo settore ha registrato un fatturato di circa 380,3 milioni di euro nel 2015. La cifra è arrivata a circa 540 milioni di euro nel 2019 (fonte: www.statista.com).
Oltre a chi approva queste nuove mode per i matrimoni, c’è anche chi, al contrario, ritiene che ciò influisca negativamente sull’autenticità delle tradizioni nuziali tipiche di ogni Paese e sulla propria identità culturale.
Questo esercizio invita a esaminare i due aspetti della celebrazione del matrimonio: da un lato incoraggiare le tradizioni legate a, dall’altro considerare i potenziali benefici economici per le attività che forniscono i servizi per l’organizzazione del matrimonio.Il matrimonio è solo una festa o un’opportunità per continuare le tradizioni familiari e nazionali?
Scarica il documento
-
L’attività si concentra sulle energie rinnovabili, settore importante per molti Paesi. L’attività è destinata agli studenti che vogliono contribuire alla creazione di un ambiente più economico e sicuro in relazione alla loro professione e al loro territorio.
L’energia fa parte della vita quotidiana di ogni persona, in tutto il mondo. Viene utilizzata per tutte le attività umane, da quelle semplici alle più complesse. Le risorse energetiche più diffuse sono basate sul consumo senza avere la possibilità di essere rinnovate. Per questo motivo le energie rinnovabili devono essere l’obiettivo di chiunque lavori e in ogni settore. Comprendere come funzionano può essere determinante per orientare la propria attività e gestirla nel modo migliore.
Scarica il documento
-
Nel corso degli ultimi decenni il turismo si è trasformato ed oggi è uno dei principali comparti socioeconomici a livello mondiale. L’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNTWO) dichiara che (dati del 2018) ci sono stati 1,4 miliardi di arrivi di turisti internazionali, con un incremento del 6% rispetto al 2017. Se gestita in modo appropriato, l’industria del turismo crea opportunità di sviluppo di nuove attività commerciali, nuovi posti di lavoro, il miglioramento dei mezzi di sostentamento, il rinnovamento di luoghi e comunità e la promozione del patrimonio naturale e culturale.
Tra le principali motivazioni che spingono le persone a viaggiare, le visite a siti culturali e la scoperta di usi e tradizioni locali sono tra quelle in cima alla classifica (ad es. Iniziativa GoUnesco https://www.youtube.com/watch?v=iNjQ4jAOkVU). Con politiche e iniziative adeguate, il turismo, nazionale e internazionale, può contribuire a garantire la conservazione del patrimonio, favorire la conoscenza reciproca e un senso di orgoglio nelle comunità ospitanti.
Il turismo ha anche un forte rapporto di scambio con l’ambiente.
Da un lato, infatti, è un’industria legata al territorio nel dipendere dalle risorse nazionali, regionali e locali di un Paese. La qualità dell’ambiente è essenziale: molto spesso questo è ciò che attrae le persone a visitare un luogo e li convince a tornare. Se ne ha la dimostrazione guardando i risultati di un sondaggio condotto nel 2016 dall’Eurobarometro dell’UE sulle preferenze degli europei in materia di turismo: i dati confermano che la natura e il paesaggio rimangono fattori predominanti nella scelta della meta per le vacanze e la qualità delle caratteristiche naturali continua a essere il motivo principale per voler tornare nello stesso luogo.
Al tempo stesso, però, il turismo ha impatti notevoli sull’ambiente. Basta pensare alle enormi dimensioni di questa industria. È uno dei settori economici principali e in più rapida crescita al mondo.
Per garantire che il turismo divenga strumento efficace per la conservazione culturale, l’Organizzazione Mondiale del Turismo sta lavorando a stretto contatto con il Programma del Patrimonio Mondiale e del Turismo Sostenibile dell’UNESCO per creare un quadro internazionale per la gestione del turismo sostenibile nei siti del Patrimonio Mondiale. Considerando che oltre il 40% dei siti del patrimonio mondiale elencati dall’UNESCO sono in Europa e che sette dei dieci Paesi più visitati al mondo sono europei, la salvaguardia di questi siti richiede il contributo di ciascuno di noi. La politica europea, la responsabilità sociale, gli interessi di diversi gruppi sociali saranno esplorati nell’ambito di questo esercizio.
Scarica il documento
-
Le persone comunicano di solito con le parole, sia in forma scritta che orale. Ma la trasmissione delle idee può avvenire anche in altri modi. Avete mai sentito dire “‘un’immagine vale più di mille parole”? Questa affermazione è vera perché l’arte ha il potere di far circolare le idee usando un tipo di vocabolario diverso. Alcune persone rispondono più alla comunicazione visiva, ovvero guardando delle immagini, più che alle parole.
La comunicazione è parte cruciale in ogni attività lavorativa e può rafforzare le relazioni con i propri clienti.
L’arte dà spazio all’immaginazione, permettendo di fare esperienza del mondo circostante in un modo diverso e poi di annotare come ci si sente senza fare ricorso alle parole.
L’impatto dell’arte sui luoghi in cui si lavora è spesso sottovalutato. Un dipinto con spruzzi di colore può modificare l’umore delle persone in una sala riunioni o un’opera d’arte insolita può diventare argomento di conversazione in un ambiente aziendale altrimenti noioso. Le opere d’arte possono avere un impatto diretto sulla produttività o sul benessere dei lavoratori? Sembra che la risposta sia affermativa.
La comunicazione non è sempre e solo rivolgersi agli altri tramite le parole. L’arte dei graffiti, ad esempio, è una delle modalità di comunicazione utilizzate ai giorni nostri.
Scarica il documento
-
Per questo esercizio abbiamo pensato di incoraggiare gli studenti a riconoscere il patrimonio autentico e a comprendere quale può essere il contributo personale a sostegno del patrimonio comune che ereditiamo dal passato. Consumi responsabili, protezione dell’ambiente non sono solo idee ecologiche, oggi ampiamente diffuse, ma anche un’opportunità per garantire la continuità dell’esistenza di opere architettoniche, dei lavori artigianali, dell’ambiente naturale e della storia familiare. Il percorso sviluppato attraverso le tre attività di questo esercizio esporrà l’importanza della conservazione e del rinnovamento del patrimonio culturale, come uno dei fattori chiave per garantire la sostenibilità del nostro ambiente e la diversità culturale.
Scarica il documento
-
In epoca antica le persone si vestivano con corteccia d’albero, foglie, piume, pelli di animali, legati con fili di origine animale o di piante essiccate. L’evoluzione cognitiva degli esseri umani ha anche influito sulla scelta degli abiti: sono comparsi capi di abbigliamento in lino, cotone, canapa e lana. L’abbigliamento si è differenziato per donna, uomo e bambino. Nel corso della storia, in ogni Paese o regione hanno preso forma abiti particolari e tipici, divenuti poi costumi folcloristici nazionali. Influenzati dal percorso storico del Paese, dalle condizioni economiche, sociali e naturali, gli abiti tradizionali ci trasmettono la conoscenza delle usanze, dei costumi e degli stili di vita di ogni nazione.
Scarica il documento
-
“Un manufatto artigianale nasce nel cuore e nella mente dell’artigiano, le cui mani lo personificano, lo esaltano, come un’opera d’arte. Toccalo, sentilo, giralo tra le mani e puoi sentire il battito dell’artigiano che lo ha creato. Questa è la vita. In effetti, un manufatto artigianale è un modo di vivere “. Siva Obeysekere – Presidente del World Craft Council Europe International, dal 1992 al 1996.
Scarica il documento